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Visualizzazione dei post da marzo, 2018
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Ops mi è caduto lo smartphone nel water!   Vorrei scrivere che si tratta di un titolo provocatorio o comico che invita a farsi due risate ma in realtà il titolo descrive esattamente ciò che è accaduto ieri: mi è caduto lo smartphone nel water! Ovviamente questo shock è stato molto intenso per lui ed ora non funziona, diciamo che il display è completamente nero e non risponde  a nessun comando, insomma è in stato di coma. Confido però che tornerà da me dopo aver attraversato una NDE (near death experience) ed avrà anche acquisito qualche potenzialità inattesa in seguito all'evento traumatico. E' curioso come, negli istanti in cui ho seguito con lo sguardo il volo del telefono nel wc, mi sembrava che il fatto accadesse al rallentatore e che io lo guardassi da fuori. E mi pareva anche che fossi cosciente del fatto che avrei potuto fare uno scatto fulmineo o un gesto di salvataggio ma non l'ho fatto, l'ho lasciato cadere in pieno stile video di paperissima.
Aldilà e aldiqua In queste ultime settimane, o meglio in questi ultimi mesi, si sono succeduti una serie di eventi intensi e con un denominatore comune. L'ultimo pochi giorni fa.  Il papà di una mia cara amica era ricoverato in ospedale da qualche tempo ed ha avuto un peggioramento drastico delle sue condizioni fisiche. Non ero al corrente di questi ultimi sviluppi ma martedì sera trovo sul mio cellulare una chiamata persa del fidanzato di questa mia amica. Immediatamente e senza intenzione razionale cosciente si è palesata l'informazione: é mancato il papà... In realtà la chiamata era per informarmi dell'avvenuto crollo ma questo l'ho scoperto solo dopo parlando con la mia amica. Dentro di me in quel momento c'era quell'altra possibilità in divenire.  Successivamente ho parlato con la mia amica e ho ascoltato la descrizione delle condizioni in cui versava quel pover uomo, così le ho chiesto se potevo fargli Reiki, inviare energia al papà insomma,
Meditazioni... Come dicevo nel post precedente, Cercarsi ogni giorno, cercare l'unità... , è importante conoscere se stessi per stare bene .  Conosci te stesso è un ritornello che da secoli si ripropone alla coscienza degli esseri umani (ed è stato interpretato in modo anche molto diverso nelle varie epoche) ed esorta a compiere una ricerca, una vera e propria scoperta di Sé, al di là di ciò che comunemente pensiamo di essere... Un primo passo inizia proprio con l'osservazione e con lo studio di come siamo fatti e di come funzioniamo. A tutti i livelli: fisico, fisiologico, psicologico, energetico, spirituale.  Nel mio viaggio per conoscere me stessa, è fondamentale, per il mio modo di essere, lo studio dell'anatomia e della fisiologia del corpo con un'ottica di tipo olistico che guarda alla connessione tra il corpo e il resto. Poi è sicuramente parte del  mio bagaglio lo studio della psicologia classica ma molto ho imparato ed imparo dalle correnti trans
Cercarsi ogni giorno, cercare l'unità... Le infinite possibilità, l'avere fiducia e la consapevolezza del "posso farcela" sono sensazioni naturali che abitano in noi e che sono nostro bagaglio e parte della nostra vera essenza. Quando quelle sensazioni sono sovrastate da paure, dubbi e pregiudizi non riusciamo più a percepirle (oppure non ricordiamo di averle già sperimentate) e finiamo per credere che non siano nostro appannaggio o che non esistano proprio. Invece sono parte del nostro stato naturale dell'essere! Sono l'effetto della nostra essenza totale e l'incipit alla manifestazione di noi stessi e dei nostri talenti . Stamattina  parlavo con una persona, che sta percorrendo con me una parte del suo cammino verso se stessa, e commentavamo insieme come sia delicato e fugace il senso della propria unità. Quell'unità che fa sentire centrati e permette di essere in contatto con tutte le parte di Sé. Quell'unità che fa stare bene, fa se